Giovanni Verga nasce nel 1840 a Catania da una benestante famiglia proprietari terrieri.
Educato in un ambiente di idee liberali, il giovane Giovanni compie i primi studi presso Antonio Abate, patriota entusiasta che gli trasmette la sua passione per i romanzi storico – patriottici e per la narrativa d’appendice.
Pubblicato il primo romanzo, Amore e Patria, a soli quindici anni. decide di dedicarsi totalmente al mestiere di scrittore e giornalista.
All’arrivo dei Mille in Sicilia (1860) si arruola nella Guardia Nazionale Garibaldina e avrà modo di partecipare anche ad alcune azioni militari.
Abbandonati gli studi in legge (1869), si trasferisce a Firenze, allora capitale del Regno: qui incontrerà gli scrittori Luigi Capuana e Federico De Roberto, altri capisaldi del movimento letterario verista.
Nel 1871, pubblica il romanzo Storia di una capinera, primo vero successo di pubblico.
Due anni dopo, Verga si stabilisce a Milano, vero centro della cultura nazionale e dell’industria editoriale: qui frequenta i salotti intellettuali e gli ambienti della Scapigliatura, si dà alla vita mondana e agli amori.
Nel frattempo, in Italia si apre il dibattito sulla questione meridionale: in questo clima nasce il suo progetto di un ciclo di cinque romanzi ambientati in Sicilia.
Nel frattempo, in Italia si apre il dibattito sulla questione meridionale: in questo clima nasce il suo progetto di un ciclo di cinque romanzi ambientati in Sicilia.
Tuttavia il suo pubblico rimase deluso del rinnovamento delle tecniche narrative che adottò e le tristi storie di contadini e pescatori risultano sgradevoli.
Così i Malavoglia fanno fiasco; Mastro don Gesualdo avrà un riscontro migliore ma non raggiunge comunque il successo dei romanzi precedenti. Medesima sorte avranno le raccolte di Novelle (1880-1883).
Di tanto in tanto Verga torna a narrare storie sentimentali borghesi; è il caso del romanzo Il marito di Elena, che lo stesso scrittore definirà “una ciambella riuscita senza buco”.
Dei suoi testi per il teatro quello che fa maggior successo è Cavalleria rusticana (1884), tratta da una delle sue novelle più celebri.
Nel 1893 torna in Sicilia e si stabilisce definitivamente a Catania ritirandosi a vita privata e abbandonando progressivamente la scrittura.
Nel 1922 muore a Catania.
Scrittore italiano
DATA DI NASCITA
Mercoledì 2 settembre 1840
LUOGO DI NASCITA
Catania, Italia
SEGNO ZODIACALE
Vergine
DATA DI MORTE
Venerdì 27 gennaio 1922
LUOGO DI MORTE
Catania, Italia
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